“Come leggere un bilancio” potrebbe essere il titolo di un libro per non addetti ai lavori, come “il bilancio per non specialisti”, “capire il bilancio” o “il bilancio per giuristi”.
Mi sono sempre chiesto se un giorno ne avrei scritto uno io (perchè ne ho scritti e ne scriverò ancora, ma sempre solo per specialisti). Ma anche se un imprenditore che non ha mai studiato contabilità e bilancio lo avrebbe letto. Secondo me dovrebbe farlo e non soltanto lui.
Partiamo dall’inizio.
che cosa è il bilancio DELL’IMPRESA
L’immagine di sé che ha il bilancio tra i non specialisti non gli fa onore. Spesso il bilancio d’esercizio viene visto come qualche cosa di noioso.
Uno dei tanti (troppi) adempimenti delle imprese, qualcosa da delegare al commercialista o nelle imprese più grandi, di interesse esclusivo degli uffici amministrativi.
Ma non è così.
Talvolta, peggio ancora, se ne parla in occasione di scandali finanziari per sottolineare che i bilanci dell’impresa erano truccati (es. Parmalat e, recentemente, Bio-On).
È già meglio definirlo il “biglietto da visita” di un’impresa, ma anche questo paragone ne sminuisce la portata. Il biglietto da visita di ciascuno di noi si limita a comunicare informazioni anagrafiche, attività lavorativa e riferimenti per i contatti. Il bilancio dell’impresa comunica molto di più, se letto da un occhio attento (e preparato) comunica lo stato di salute dell’impresa (e molto altro).
È come se con il biglietto da visita consegnassimo anche la nostra cartella clinica.
Dai trend che emergono dai bilanci degli ultimi anni non soltanto si riesce a capire la performance dell’impresa ma è possibile prevederne lo stato di salute.
Un tifoso di calcio dai bilanci potrebbe capire quali sono le possibilità di vincere il campionato della sua squadra del cuore. Ci sono le eccezioni, ma il Leicester di Ranieri ha vinto una soltanto una volta!
Bilancio e Covid19
Battute a parte, la poca consapevolezza del ruolo del bilancio è emersa anche tra addetti ai lavori nella primavera 2020, quando a seguito della pandemia, sono state introdotte modifiche transitorie alle regole del bilancio.
Come la possibilità di non iscrivere gli ammortamenti. L’obiettivo, nobile, era di aiutare le imprese in un momento di difficoltà, introducendo modifiche transitorie per riuscire a rappresentare un miglior stato di salute e “compensare” gli effetti negativi della pandemia.
Come ho avuto modo di sottolineare, il bilancio delle imprese non è (soltanto) un obbligo di legge, un “fatto contabile”.
Il bilancio è prima di tutto il documento attraverso il quale l’impresa comunica il proprio stato di salute ai destinatari (banche, fornitori, clienti, ecc.) per ottenere la loro fiducia ed il loro indispensabile supporto. E quando si è malati, come è noto, l’unica soluzione è trovare una cura.
Pensare di modificare le regole del bilancio, ritenendo in tal modo di sostenere le imprese, è come cercare di curare la febbre provocata dal virus COVID-19, sostituendo il termometro con uno che indichi non più di 36,8°.
a chi dovrebbe interessare SEGUIRE “COME leggere un bilancio”
In molti quando introducono il bilancio d’esercizio sottolineano che è un obbligo di legge, perché la sua redazione annuale è richiesta dal codice civile, ma anche se è corretto, questa affermazione ne sminuisce l’importanza. Le imprese farebbero il bilancio d’esercizio anche se non fosse obbligatorio per legge. Certamente però, se non fossero obbligate, non lo renderebbero pubblico (lo è per legge per le società di capitali), quantomeno nelle situazioni in cui si capirebbe che lo stato di salute dell’impresa non è buono. Un imprenditore investe e rischia del denaro, in parte suo (e dei suoi eventuali soci) ed in parte di terzi (prestiti). La redazione del bilancio periodicamente è indispensabile per capire come va il business e, conseguentemente, assumere le decisioni fondamentali per il futuro dell’impresa.
È grazie al bilancio che si può decidere il dividendo, cioè quanta ricchezza creata dall’impresa può essere distribuita ai soci (sempre che vi sia stata creazione di ricchezza). Il bilancio è anche alla base della valutazione del management e delle strategie attuate, così come della capacità dei dipendenti di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il bilancio è anche il punto di partenza per definire l’ammontare delle imposte dovute (l’IRES e l’IRAP per le società di capitali).
I numerosi stakeholder
Capire come leggere un bilancio è importante per numerosi soggetti, definiti stakeholder.
Dai fornitori che si domandano se vi è il rischio di non incassare le forniture, ai clienti che si chiedono se l’impresa sarà in grado di portare a termine l’impegno nei loro confronti. Capire il bilancio dell’impresa in cui si lavora dovrebbe essere un obiettivo dei dipendenti che hanno l’interesse a sapere se il loro posto di lavoro è a rischio. Oppure se possono azzardare la richiesta di un incremento dello stipendio.
Il bilancio è uno strumento essenziale per il sistema bancario per definire il “merito creditizio” dell’impresa, anche se il rating è basato su numerose altre fonti informative, non certamente soltanto sul bilancio d’esercizio. Allo stesso modo il bilancio è fondamentale per gli analisti finanziari, per chi deve valutare se consigliare o meno di investire in un’impresa. I magistrati devono capire come leggere un bilancio per dialogare con i propri consulenti.
Gli avvocati devono capire il bilancio per poter svolgere attività professionali come il curatore fallimentare o l’amministratore giudiziale o il consulente nelle procedure di ristrutturazione del debito. Ma è importante anche per riuscire a difendere al meglio amministratori, sindaci e revisori accusati di avere violato la legge.
L’interesse verso l’andamento di un’impresa può anche diventare quello dell’intera collettività quando l’impresa è di grandi dimensioni.
Ricordo il famoso detto attribuito all’avv. Agnelli:
“Ciò che va bene per la Fiat, va bene per l’Italia”.
Cosa dicono i principi contabili
Nell’ambito dei principi contabili nazionali emanati dall’OIC – l’Organismo Italiano di Contabilità (tali regole saranno oggetto di una prossima puntata), i destinatari del bilancio sono così individuati dall’OIC 11 (par. 9).
I destinatari primari dell’informazione del bilancio sono coloro che forniscono risorse finanziarie all’impresa: gli investitori, i finanziatori e gli altri creditori.
Capire il bilancio quando compri su internet
Ma è importante capire come leggere un bilancio anche per i normali cittadini, ad esempio quando fanno gli acquisti su internet!
Starete pensando… e questa cosa c’entra?
Quando si va a comprare in un negozio tradizionale un elettrodomestico, si esce e lo si carica nella propria auto.
In questi casi, non è rilevante conoscere il bilancio di quell’impresa (che svolge l’attività di vendita al dettaglio). Quando però compri sul web, prima paghi e poi, soltanto dopo, arriverà a casa l’elettrodomestico.
Ed è già capitato, che un noto negozio specializzato sull’e-commerce sia stato accusato da molti clienti di truffa, perchè numerosi prodotti acquistati e pagati, non erano mai stati consegnati. Striscia la notizia svelò l’arcano, il negozio non aveva organizzato una truffa, era “semplicemente” fallito. Aveva probabilmente utilizzato gli incassi delle ultime vendite per cercare disperatamente di evitare il default (ad esempio, pagando i fornitori), senza successo. Se gli acquirenti avessero guardato il bilancio (forse, non sempre è possibile) avrebbero individuato un grave squilibrio finanziario ed effettuato gli acquisti da un altro sito. Ecco perché un imprenditore, così come un manager con skills non di tipo amministrativo (molti CEO sono ingegneri) e, rimanendo nelle PMI, i figli dell’imprenditore che prenderanno le redini del comando, devono capire il bilancio.
a quali quesiti fondamentali per l’imprenditore può dare risposta
Attraverso il bilancio d’esercizio, la sua successiva “elaborazione” (strumentale all’analisi di bilancio di cui mi occuperò prossimamente), l’imprenditore cerca di rispondere a numerosi quesiti fondamentali, tra i quali:
- La mia impresa rende?
- Mi conviene investire il mio denaro nell’azienda?
- Mi conviene continuare l’attività?
- Riesco ad incassare le vendite?
- Riuscirò a pagare le forniture?
- I fornitori mi concederanno la dilazione sui pagamenti?
- Le mie rimanenze di magazzino sono troppo elevate?
- Come è possibile che sono aumentate le vendite ma ho meno liquidità sui conti correnti?
- Perché ho incrementato il fatturato e sono aumentate le perdite di gestione?
- Mi posso permettere di assumere nuovo personale?
- Il costo dell’indebitamento è coerente con la redditività dell’impresa?
- La banca mi concederà un finanziamento?
- Riuscirò a trovare investitori interessati ad entrare nella compagine societaria?
COME LEGGERE UN BILANCIO: Tutti possono riuscirci!
Per capire come leggere il bilancio e riuscire a rispondere a questi e ad altri quesiti non è necessario essere ragionieri o persino laureati in economia aziendale. Certo ci vuole un pò di tempo e non basta leggere uno o due articoli sul web. Basta acquistare un buon libro per non addetti (non ce ne sono molti), o seguire un corso con un buon docente o, a voi il giudizio, leggere le prossime puntate!
A proposito delle prossime puntate…. di cosa parleremo
Che il mini “corso” come leggere un bilancio abbia inizio
Inizieremo a chiarire un concetto fondamentale e non soltanto per chi vuole capire il bilancio: la differenza tra reddito (guadagno) e cassa (denaro). C’è chi pur guadagnando è sempre senza denaro, ed in genere è perchè ha le tasche bucate. Per le imprese il tema è più complesso, perché per poter guadagnare devono prima sostenere dei costi e poi, dopo avere venduto, non sono sicure di incassare il credito.
Può quindi capitare (e purtroppo capita spesso) che un’impresa abbia un buon guadagno ma contemporaneamente sia senza i soldi per poter pagare i debiti! Nella puntata successiva sottolineeremo come per capire come leggere il bilancio sia fondamentale anche conoscere la differenza ed i collegamenti tra reddito (guadagno) e patrimonio dell’impresa (ricchezza).
Le imprese creano ricchezza, ma a una condizione, che producano profitti. Come fa ad aumentare la ricchezza dell’impresa? Si incrementa grazie al “guadagno” ma a condizione che tutto o parte di esso si decida di lasciarlo a disposizione dell’impresa. Allo stesso modo una famiglia aumenta la propria ricchezza iniziale se coloro che hanno uno stipendio riescono a risparmiare qualcosa.
nelle prossime puntate di “come leggere un bilancio” Passeremo dai concetti all’analisi delle “regole”
Individueremo le fonti del bilancio: le norme di legge ed i principi contabili nazionali emessi dall’Organismo Italiano di Contabilità.
Le regole guida per il redattore volte a garantire la redazione dei bilanci seguendo le stesse regole e la comparabilità dei bilanci delle imprese tra loro. E risponderemo al quesito: perché il bilancio deve essere “veritiero” e non vero? Successivamente risponderemo alla domanda: ma quanti bilanci ci sono? Perché per rispondere a “come leggere un bilancio” bisogna anche sapere che cosa ci dobbiamo aspettare di trovare nel bilancio dell’impresa.
Dobbiamo sapere quale tipo di bilancio è tenuta a redigere l’impresa a cui siamo interessati.
Le imprese fanno tutte un bilancio ma non tutte sono tenute a farlo nello stesso modo. Il bilancio è anche un costo ed il legislatore ha cercato il punto di equilibrio tra l’interesse degli stakeholder verso l’impresa e il costi che comporta la redazione del bilancio. Infine, almeno per ora, inquadreremo un altro concetto fondamentale: quale è la differenza tra un costo (d’esercizio) ed un investimento?
Partendo da tale differenza avremo modo di introdurre il concetto di ammortamento dei beni strumentali. E il tema del trattamento in bilancio delle rimanenze di magazzino (tema complesso che meriterà approfondimenti successivi). Un aspetto fondamentale è infatti decidere se il costo sostenuto quale conseguenza dell’effettuazione di un acquisto debba essere iscritto nel CE o nello SP. Nel primo caso, infatti, partecipa alla determinazione del risultato d’esercizio, con l’iscrizione nello SP, invece, diviene un elemento dell’attivo che incrementa la ricchezza dell’impresa. E dopo avere imparato come leggere un bilancio si deve affrontare l’analisi di bilancio, le tecniche per approfondire la conoscenza dello stato di salute dell’impresa…
Per chi avesse perso la prima puntata.
da oggi puoi approfondire con 2 libri:
LE BASI: COME LEGGERE IL BILANCIO DELL’IMPRESA. Un approccio semplice ma rigoroso.
L’ANALISI DI BILANCIO: COME VALUTARE LA PEFORMANCE DELL’IMPRESA. Un approccio semplice ma rigoroso.
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ottimo!!!!
grazie!
Grazie, ottime riflessioni anche per i non addetti ai lavori…e non solo!
Con sincera stima
Carmelo Frasca
grazie molte, mi fa piacere!
Ottimo
Thanks!
Grazie Professore, in effetti dopo l’uscita del Bilancio Europeo (1992), mi mancava questo senso di ricerca nell’interesse dell’imprenditore.
Ottima riflessione
Grazie!
Bravo Fabrizio!
Iniziativa lodevole da parte tua:
Rendere disponibili le tue competenze in materia di coloro che pur ricoprendo posizioni aziendali rilevanti non hanno le basi per leggere il bilancio della propria impresa usando il solito linguaggio semplice che ti contraddistingue.
Hai reso comprensibile ciò che semplice non è…….
Bravo davvero!!!
grazie mille Ivan!
Complimenti Fabrizio, concetti e linguaggio chiari ed efficaci. Utilissimo per un primo approccio o per una rispolverata di vecchi studi
grazie mille Luisa, speriamo venga fuori qualcosa di utile!
Ciao Fabry pur essendo laureato in Economia e Commercio mi fa piacere una “rispolverata” ai concetti fondamentali.
Bravo bella iniziativa,continua è interessante!!
Grazie Roby, ci proverò!
Bellissima iniziativa, conosco il prof. Bava per averlo ascoltato in convegni. Linguaggio semplice, diretto e concreto
Grazie molte, speriamo di riuscirci e di incrociarci presto in una sala conferenze di persona!
Grazie professore, interessante.
Mi fa piacere!
Grazie Fabrizio, ottima iniziativa.
Grazie Gianni, ci provo, vedremo se ci sarà interesse!