Revisione legale: sbagliare è umano perseverare è diabolico

Non entrerò qui nel merito se sia giusto o sbagliato obbligare le “nano imprese” ad essere assoggettate alla revisione legale del bilancio. Sul tema ci tornerò in un prossimo articolo. Ma di una cosa sono certo.

Non è accettabile che il legislatore, per due volte consecutive sulla stessa materia, introduca una “proroga” del termine entro il quale provvedere alla nomina successivamente alla scadenza del termine stesso.

“Premiando” in tal modo per due volte chi ritiene che il rispetto delle norme di legge sia un optional.

“L’Italia è la culla der diritto ed er diritto ce s’è cullato così bene che s’è addormito e nun se sveia più”

Prof. Virgilio Andrioli

l’estensione dell’obbligo della revisione legale nelle “nano imprese”: I RINVII in sintesi

L’esigenza di estendere il numero di Srl obbligate almeno a nominare un revisore legale deriva dal codice della crisi d’impresa in quanto è strumentale a consentire l’attivazione dell’allerta interna in presenza di segnali di crisi e rischi di continuità aziendale.

In un primo momento, era previsto che la nomina avvenisse entro il 16 dicembre 2019. Nel mese di febbraio 2020 (a oltre due mesi dalla scadenza del termine) si è previsto che la nomina dovesse avvenire entro l’assemblea di approvazione dei bilanci 2019 (avevo già avuto modo di commentare il primo rinvio).

E adesso, con il “decreto rilancio”, è stato approvato un emendamento che prevede che la nomina avvenga entro l’approvazione dei bilanci 2021 (primavera 2022).

Come è possibile che tra coloro che sono preposti a monitorare il processo legislativo ed il rispetto dei principi del diritto nessuno abbia ostacolato simili comportamenti?

Come rispondereste voi a questa domanda di uno studente universitario: “Professore, ma come è possibile che la legge rinvii una scadenza dopo la scadenza?”

L’unica risposta che ho saputo dare (e molti commercialisti mi hanno posto la stessa domanda dopo il 16/12/2019), è che “non è possibile, capita solo in una repubblica delle banane“.

E trovo incredibile che ci sia, anche tra persone che dovrebbero essere ragionevoli, chi non ci trovi nulla di così grave. D’altra parte, siamo un paese (non è una dimenticanza la minuscola) che ritiene opportuno concedere il “bonus nonni” (ovviamente finanziato a debito). Con questa potrei chiudere.

Nei momenti di crisi il ruolo del revisore è importante

E non mi si dica che la pandemia non era prevedibile perché il Covid19 non c’entra nulla. C’era tutto il tempo per prorogare prima delle assemblee 2019, ma sarebbe stato comunque un inutile errore.

Per sostenere le imprese in questo periodo così difficile (mi auguro che questo sia il fine), si dovrebbe investire significativamente nei settori che hanno la possibilità di svilupparsi e di contribuire alla crescita, tagliare la spesa pubblica, investire in infrastrutture strategiche e si potrebbe continuare.

Noi invece “investiamo” in Alitalia. E anche dopo questa potrei chiudere.

Non è eliminando il costo di 5 mila euro annui (largo circa il compenso della revisione legale in una nano impresa) che si sostengono le imprese .

Inoltre, come già avvenne nel 2012 con l’abolizione del collegio sindacale nelle Srl, anche oggi si elimina l’obbligo del revisore proprio nel momento in cui la sua presenza è più importante: quando le imprese sono in difficoltà.

Quando un’impresa necessita di sostegno finanziario è essenziale incrementare il livello di fiducia degli utilizzatori del bilancio (l’obiettivo della revisione dichiarato negli ISA Italia).

Ed è quando si è “spalle al muro” che può capitare che qualcuno alteri la rappresentazione dello stato di salute dell’impresa nel bilancio, non certamente quando le cose vanno bene.

In ultimo, un’altra fastidiosissima abitudine tutta italiana è quella della cosiddetta politica del rinvio.

Si può ritenere che il costo della revisione nelle piccole imprese superi i benefici, o che non serva a nulla.

Ma se questa fosse stata l’opinione del legislatore, sarebbe bastato non prevedere l’estensione dell’obbligo della revisione nelle Srl.

Se il revisore sarà nominato nella primavera 2022 ed era necessario che il bilancio precedente l’entrata in vigore del codice della crisi fosse revisionato, ci dobbiamo aspettare un rinvio del codice della crisi al 2023?

I professionisti e gli imprenditori che rispettano la legge meritano rispetto.

Non approvatelo!

… dal prossimo tornerò a scrivere di questioni tecniche!

2 commenti su “Revisione legale: sbagliare è umano perseverare è diabolico”

  1. Caro Fabrizio, sai bene come la penso e quanto sia allineato con quanto dici.
    Faccio due sole considerazioni ulteriori.
    La prima: il vero obiettivo non è la revisione delle nano-imprese, bensì il codice della crisi. Nel 2022 potrebbe esserci un nuovo governo (poco importa il colore) e ci si penserà.
    La seconda: accolgo con favore che la categoria professionale cui apparteniamo questa volta si sia schierata a favore dei propri iscritti. Forse anche i dottori commercialisti hanno il sospetto che il codice della crisi potrebbe non vedere mai luce.
    E’ infatti chiaro, e qui concludo, che senza le doverose cautele sui numeri, gli indicatori diventano del tutto inutili.
    Un abbraccio

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    • Grazie Giorgio,
      a proposito della “politica del rinvio”, il codice della crisi ne è un triste esempio e come ho accennato nella conclusione per coerenza dovrebbe subire un ulteriore rinvio. Avrebbe un senso dibattere sulle dimensioni aziendali che rendono obbligatoria la nomina, ad esempio, tornando al superamento di due su tre dei parametri. E già che ci siamo ripristinare l’obbligo del collegio sindacale (fondamentale nel codice della crisi d’impresa) ad esempio per i bilanci non abbreviati. Invece il legislatore sembra sempre e soltanto guardare alle elezioni di domani e decidere alla sola ricerca disperata di consenso.

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